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Avv. Alberto Del Campo
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Articoli pubblicati da Avv. Alberto Del Campo
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Fissazione prezzi dei farmaci. Direttiva n.89/105. Corte Giustizia U.E. C-352/2007
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Medici di medicina generale. Pagamento delle quote aggiuntive per assistenza ai cittadini extracomunitari
Sentenza Tribunale di Milano, Sez. Lavoro del 12/01/2012
La Azienda sanitaria non può sospendere il pagamento delle “quote” relative a cittadini extracomunitari anche se il loro permesso di soggiorno è scaduto. La sentenza:
Dipartimento della funzione pubblica. Circolare n.10 del 19/07/2008
Assenze dei dipendenti pubblici per malattia
La circolare
Concorso tra reato di comparaggio e corruzione. Cassazione Penale, sentenza 20 novembre 2007, n. 42750
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Rimborso ai Comuni della quota sanitaria delle rette di ricovero per adulti inabili e non autosufficienti. TAR Catania, sentenza 14/09/2007 n.1416
Il T.A.R. Sicilia, Sez. Catania, si pronuncia sulla questione del rimborso delle rette di ricovero di adulti inabili e non autosufficienti, ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 22/1986 e dell’art. 59 della L.R. n. 33/1996, relativamente alla “quota sanitaria”. Si tratta del rimborso agli enti locali della assistanza sanitaria prestata da questi e dovuta dalle Aziende UU.SS.LL., una situazione che è del tutto speculare a quella delle Residenze Sanitarie Assistenziali, ove le Aziende chiedono ai Comuni il rimborso delle prestazioni di assistenza sociale (vitto e alloggio).
La sentenza
DECRETO 13 settembre 2006. Linee guida della Regione Siciliana per la gestione del consenso informato ai fini dell’accreditamento istituzionale delle attività sanitarie
Il testo:
Obblighi delle RSA dei Comuni e delle ASP. Il TAR Catania (sentenza n.1728/2007) annulla il D.A. 7 agosto 2002 n.1545
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Diffamazione ad opera del capo ufficio. Cassazione Penale, sentenza 11 giugno 2007, n. 22702
Il capo ufficio che usa espressioni offensive della professionalità e della reputazione del dipendente subordinato inviando relazioni negative alla Direzione, non supportate da elementi oggettivi e al di fuori delle procedure formali di contestazione, commette il reato di diffamazione.
La sentenza
Concorso di cause nel danno da mobbing. Cassazione Civile, Sez. Lav., sentenza 8 giugno 2007, n. 13400
La sentenza ha affermato il seguente principio di diritto in un caso di risarcimento dei danni derivanti da
mobbing
e licenziamento illegittimo di un lavoratore che tuttavia già versava in uno stato di depressione ansiosa, aggravato dal comportamento del datore di lavoro:
In materia di rapporto di causalità nella responsabilità extracontrattuale, in base ai principi di cui agli artt.40 e 41 c.p., qualora la condotta abbia concorso insieme a circostaze naturali alla produzione dell’evento, e ne costituisca un antecedente causale, l’agente deve rispondere per l’intero del danno, che altrimenti non si sarebbe verificato. Non sussiste, invece, nessuna responsabilità dell’agente per quei danni che non dipendano dalla sua condotta, che non costituisce un antecedente causale, e si sarebbero verificati ugualmente anche senza di essa, né per quelli preesistenti. Anche in queste ultime ipotesi, peraltro, debbono essere addebitati all’agente, i maggiori danni, o gli aggravamenti, che siano sopravvenuti per effetto della sua condotta, anche a livello di concausa, e non di causa esclusiva, e non si sarebbero verificati senza di essa, con conseguente responsabilità dell’agente stesso per l’intero danno differenziale.
La sentenza è interessante perchè chiarisce quando è possibile addebitare interamente il danno all’agente e quando invece è possibile addebitare solo il danno c.d. “differenziale”.
Il punto delicato della massima è nella parte in cui esige l’indagine sui danni che si sarebbero verificati ugualmente senza la condotta dell’agente. In tal modo viene introdotto un giudizio ipotetico simile a quello in tema di causalità nei reati omissivi; quest’ultimo è tema assai dibattuto e controverso, sul quale i più recenti arresti giurisprudenziali non richiedono una certezza assoluta, ma un’alta probabilità, fondata non solo su leggi scentifiche, ma anche su una completa analisi fattuale.
Turni di pronta disponibilità eccessivi e risarcimento del danno. Tribunale di Milano, 18 giugno 2007
I turni di pronta disponibilità oltre il numero massimo mensile previsto dai CCNL danno luogo al risarcimento del danno per il lavoratore e all’ordine per l’Azienda di attenersi alla disciplina contrattuale.
La sentenza
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