Archivio per Categoria Responsabilità medica e sanitaria – “malasanità”

Il Tribunale di Napoli decide un caso di malsanità con danni gravissimi al momento della nascita e precisa che il danno biologico, ossia il danno alla salute (la lesione al fisico), è diventato “danno dinamico-relazionale” e il danno morale (ossia il patimento) è diventato “danno da sofferenza soggettiva interiore”. Inoltre, il danno biologico e danno morale sono stati indicati in valori separati in quanto le tabelle contengono gli importi relativi al danno non patrimoniale, specificando la componente del danno alla salute e quella del danno morale.

La componente morale del danno va accertata, caso per caso, pertanto, non può considerarsi sempre presente anche in presenza di una macrolesione ma deve essere debitamente allegata mediante la compiuta descrizione di tutte le sofferenze di cui si pretende la riparazione (mentre all’onere di allegazione dei danni non corrisponde un onere di qualificazione giuridica, ovvero il loro inquadramento sub specie iuris, alla luce del principio iura novit curia) e dimostrata dal danneggiato.

La sentenza

Trribunale di Napoli Nord, sentenza n.328 del 27 gennaio 2025

Consenso informato e intervento diverso da quello preventivato

Corte di Cassazione, ordinanza 21 gennaio 2025 n.1443

In caso di violazione del dovere di autodeterminazione del paziente, opera il principio del dissenso presunto in relazione a tutto ciò che si pone al di là e al di fuori dei trattamenti medico-chirurgici autorizzati, a meno che il diverso e più invasivo intervento non sia giustificato da una situazione di urgenza (caso di intervento più invasivo di quello preventivato e non giustificato da ragioni di urgenza).

La sentenza

Corte di Cassazione, ordinanza 21 gennaio 2025 n.1443

LEGGE 8 marzo 2017, n. 24

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonchè in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie

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CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SENTENZA 27 GUGNO 2011 N.14019

Se l’intervento è di routine, il medico risponde anche per colpa lieve.