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Archivio per Categoria Lavoro & Sanità
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Archivio per categoria "Lavoro & Sanità"
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Compensi per turno di guardia notturna e straordinario. Cassazione Civile, ordinanza 28 luglio 2023 n.23102
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CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. VI, ORDINANZA DEL 08/02/2023 N.3804
Il danno da perdita di chance è soggetto a tassazione IRPEF?
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Demansionamento del dirigente medico. Corte d’Appello di Catania, sentenza 1 febbraio 2023 n.30
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Il medico che si allontana dall’ambulatorio commette il delitto di interruzione di pubblico servizio.
Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 24 novembre 2016, n. 52007
La sentenza
Niente differenze retributive al sostituto del Direttore di Struttura. Corte di Cassazione Civile, Sez. Lavoro, sentenza 3 settembre 2018 n.21565
CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, SEZ. LAVORO, SENTENZA 3 SETTEMBRE 2018 N.21565
La Corte è contraria alle sentenze di merito più permissive: no alle mansioni superiori nel caso di svolgimento di incarico di sostituzione di dirigente di struttura semplice o complessa protrattosi oltre il termine legale: il ruolo dirigenziale è unico e le funzioni sono equivalenti.
Il danno da perdita di chance non è tassabile.
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Corte di Giustizia U.E. sentenza C-302/11 del 18/10/2012
La Corte dichiara contrarie al diritto comunitario le norme che non includono i contratti a tempo determinato nel computo della anzianità di servizio. Il principio prevale anche sulla norma contraria dei CCNL sanità vigenti sino al 2019.
La sentenza
Corte di Giustizia U.E. ordinanza nella causa C-50/13
L’’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura in allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, dev’essere interpretato nel senso che esso osta ai provvedimenti previsti da una normativa nazionale, quale quella oggetto del procedimento principale, la quale, nell’ipotesi di utilizzo abusivo, da parte di un datore di lavoro pubblico, di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato, preveda soltanto il diritto, per il lavoratore interessato, di ottenere il risarcimento del danno che egli reputi di aver sofferto a causa di ciò, restando esclusa qualsiasi trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, quando il diritto a detto risarcimento è subordinato all’obbligo, gravante su detto lavoratore, di fornire la prova di aver dovuto rinunciare a migliori opportunità di impiego, se detto obbligo ha come effetto di rendere praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio, da parte del citato lavoratore, dei diritti conferiti dall’ordinamento dell’’Unione.
Spetta al giudice del rinvio valutare in che misura le disposizioni di diritto nazionale volte a sanzionare il ricorso abusivo, da parte della pubblica amministrazione, a una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato siano conformi a questi principi.
La sentenza
Corte di Cassazione Civile, sentenza 23 gennaio 2015 n. 1260.
Rinnovazione illegittima dei contratti a termine: il danno è quello “comunitario”, di tipo sanzionatorio, ed il parametro utile è costituito dall’art.8 della L.15/07/1966 n.604, da un minimo di 2,5 ad un massimo di 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.
La sentenza
Differenze tra qualifica D e Ds. Corte di Cassazione Sez. Lavoro 20 febbraio 2020 N.4386
Sulle differenze tra qualifica D e Ds in termin di responsabilità per i risultati della struttura e ampio margine di discrezionalità.
La sentenza
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