Archivio per Categoria Lavoro & Sanità

Ritardato o mancato conferimento delle posizioni organizzative. Cassazione Civile, sentenza 14/04/2010 n.8836

Ritardo e/o mancato conferimento delle posizioni organizzative: è competente il giudice ordinario e può essere proposta azione di risarcimento danni per la perdita della retribuzione di posizione e della retribuzione di risultato. La sentenza: 

La sentenza

Annullamento della selezione del personale e perdita di chance. Cassazione, Civile, sentenza 3/3/2010 n.5119

Annullamento di selezione del personale e risarcimento del danno per perdita di chances: la Cassazione limita la discrezionalità del datore di lavoro.

In particolare la Cassazione afferma che la valutazione dei candidati spetta al datore di lavoro, tuttavia, al fine del calcolo delle probabilità di superamento della selezione, il giudice non si può esimere dal l’apprezzare in concreto ogni elemento di valutazione e di prova ritualmente introdotto nel processo che, per inerire alla necessità e correttezza della valutazione comparativa dei titoli del lavoratore escluso e di quelli utilmente selezionati, appaia a tal fine funzionale e coerente.

La sentenza

Diritto di difesa orale nel procedimento disciplinare. Corte di Cassazione, sentenza 22/03/2010 n.6845

Anche se ha già presentato delle difese scritte, il dipendente sottoposto a procedimento disciplinare ha diritto alla difesa orale

La sentenza

Tassazione del danno da mensionamento. Cassazione Civile, sentenza 19/03/2010 n.6754

Il risarcimento del danno da demansionamento non è soggetto a tassazione

La sentenza

Prova del demansionamento. Cassazione SS.UU. sentenza 22/02/2010 n.4063

La Cassazione concede ampio spazio alla prova del demansionamento mediante presunzioni ed il ricorso alla comune esperienza.

La sentenza

Mobbing e demansionamento del Primario nei confronti dell’Aiuto. Corte di Cassazione, sentenza del 2/2/2010 n.2352

Costituisce fatto colposo che configura illecito civile continuato ed aggravato dal persistere della volontà punitiva e di atti diretti all’emarginazione del professionista, la condotta del primario che nell’esercizio formale dei poteri di controllo e di vigilanza del reparto, estrometta di fatto l’aiuto anziano da ogni attività proficua di collaborazione, impedendogli l’esercizio delle mansioni cui era addetto.

La sentenza

Linee di indirizzo CCNL sanità

Il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’area della dirigenza medica e veterinaria sottoscritto in data 17 ottobre 2008, relativamente al quadriennio normativo 2006-2009 ed al biennio economico 2006-2007, ha previsto, all’art. 5, che le Regioni possono emanare linee generali di indirizzo, previo confronto con le organizzazioni sindacali in talune materie di particolare rilevanza. Le linee di indirizzo della  Regione Siciliana:

 

Responsabilità disciplinare e responsabilità dirigenziale. Corte d’Appello di Potenza, Sez. Lavoro, sentenza 19/01/2010

La Corte differenzia tra responsabilità disciplinare e respnsabilità dirigenziale; il licenziamentonecessità del parere del Comitato dei Garanti solo per la responsabilità dirigenziale.

La sentenza

Compenso aggiuntivo e carovita dei medici di continuità assistenziale. Cassazione Civile, SS.UU., sentenza 18/12/2009 n.26633

Ai medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale ed addetti al  servizio di continuità assistenziale (già di guardia medica) ed emergenza territoriale l’indennità denominata “compenso aggiuntivo”, quale componente dei compensi fissi, spetta nell’ammontare corrispondente all’indennità di caro-vita (collegata alle variazioni del costo della vita e sostituita dal compenso aggiuntivo) alla data del 30 aprile 1992, con gli incrementi di tale ammontare previsti dalle norme istitutive del compenso, ammontare che resta insensibile agli incrementi dell’onorario professionale; pertanto, il rinvio operato dalle stesse norme ai fini della regolamentazione del compenso aggiuntivo alla disciplina dell’indennità di carovita, risulta limitato ai profili non direttamente regolati dalle norme introduttive del compenso aggiuntivo e concernenti le condizioni della sua attribuzioni, tra le quali rientra la previsione relativa alla corresponsione del compenso per un numero massimo di ore mensili, ancorchè inferiore al numero effettivo di ore di incarico.

La sentenza