Prova del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie. Corte di Cassazione, SS.UU., sentenza 16 luglio 2008 n.19499
Prova del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie. Corte di Cassazione, SS.UU., sentenza 16 luglio 2008 n.19499
La Corte precisa i criteri per il riconoscimento del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie rispetto agli interessi legali. Per tutti i creditori è possibile fare riferimento al rendimento netto dei BOT a 12 mesi. Per gli imprenditori commerciali è possibile fare riferimento agli interessi passivi usualmente applicati dalle banche, che oggi equivale all’EURIBOR maggiorato di uno spread da 0,20 a 2,50 punti. E’ ovvio che tale tutela si aggiunge a quella prevista dal D.Lgs.231/2002 (tassi di interesse moratori europei), ma non è soggetta alle contestazioni ancora oggi sollevate dalle Aziende UU.SS.LL. circa l’applicabilità della normativa ai rapporti di accreditamento e concessione pubblica.
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